sabato 29 ottobre 2016

I fatti di Goro spiegati ad un pirla

1. Sabato 29 Ottobre era prevista a Gorino l’inaugurazione di una nuova draga dono della provincia di Ferrara alla copego. Con sorpresa di tutti Venerdì 21 mattina il sindaco di Goro viene avvertito dalla prefettura di Ferrara che tale inaugurazione deve essere anticipata al giorno dopo, Sabato 22 Ottobre.

2. La perplessità è molta in quanto non si capisce l’esigenza di anticipare un evento che era già da tempo fissato. Visti i tempi stretti il sindaco con i suoi collaboratori e chiedendo anche aiuto delle cooperative di pescatori si prodiga comunque nel preparare l’evento che prevedeva anche la realizzazione di un sontuoso palco per le personalità.

3. Sabato 22 si svolge l’inaugurazione, sono presenti ovviamente il Sindaco di Goro, il prete, il prefetto di Ferrara, il presidente della Provincia di Ferrara Tagliani,  l’ex presidente regionale ora consigliere Zappaterra tutti insieme appassionatamente all’insegna del volemose bene, siamo tutti una famiglia, guardate che bravi che siamo a darvi una mano a incentivare il turismo. Ovviamente questi si prendono la loro bella dose di applausi e di ringraziamenti dei cittadini Goresi e tornano a casa bei soddisfatti di aver conquistato anche qualche voto elettorale.

4. Tutti felici e contenti almeno fino a Lunedì 24 Ottobre quando, alle 4 del mattino un auto dei carabinieri giunge presso l’ostello di Gorino e affigge all’entrata di questo il verbale di sequestro dell’intero edificio. Di notte, come i ladri! Precisiamo, l’ostello in questione è anche l’unico bar del paese (appena più di 500 abitanti), è di proprietà della regione ed è stato dato in gestione ad un privato che ha fatto di questo la sua attività lavorativa principale. Alle 15 del pomeriggio gli viene ulteriormente notificata una ordinanza di sgombro immediato da eseguire entro le 17 del giorno stesso in quanto lo stabile è stato individuato come struttura abilitata per ospitare almeno 20 richiedenti asilo che arriveranno in serata. (non era specificato se fossero donne, bambini o altro).




5. Immaginate la perplessità del gestore che nel giro di nemmeno un giorno si è visto dover sgomberare i locali e trovarsi altro da fare, senza nemmeno sapere bene come sbancare il lunario il giorno dopo. Al che questo chiama il sindaco di Goro, gli amici, i presidenti delle cooperative , smuove un po’ tutte le sue conoscenze e alle 17 invece dello sgombero dell’ostello si alzano le barricate. Barricate? Qualche pedana da vongole messe per la strada ed un improvvisato gazebo per ripararsi e mangiare.

6. Ecco che qua si spiega la fretta nel voler anticipare l’inaugurazione del 29. Probabilmente la prefettura immaginava che sarebbero nate molte proteste e se i personaggi elencati all’inizio si fossero presentati la settimana dopo questi eventi sapevano che non sarebbero tornati a casa grondanti di applausi ma di altro non ben definito.

7. Le proteste in se non erano tanto nei confronti degli eventuali ospiti, di cui comunque ribadisco non si conosceva la natura, ma più che altro per le modalità con cui si è deciso di intervenire da parte delle istituzioni. Senza avvertire preventivamente il sindaco, senza organizzazione e attuando in un solo giorno un esproprio vero e proprio senza preoccuparsi minimante di chi viveva gestendo il bar e l’ostello. La situazione è peggiorata quando arriva sul posto Nicola Lodi, responsabile della sicurezza sull’immigrazione della Lega Nord di Ferrara che approfittando della situazione scalda la piazza a suon dei soliti slogan leghisti. A quel punto i media sono concentrati su Goro e Gorino e la prefettura dichiara che i profughi erano solo 12 donne, delle quali una incinta di 8 mesi, e 8 bambini. A questo punto la battaglia per i giornali diventa i cittadini di Goro contro l'umanità.

8. C’è da dire che è stata anche tanto decantato dai media il fatto che una delle profughe fosse incinta di 8 mesi. Bene! E è normale far fare ad una donna all’ottavo mese un viaggio dalla Sicilia a Bologna, da Bologna a Gorino che è l’estremo lembo di terra della provincia di Ferrara e dopo c’è solo il mare? Aggiungiamo che non solo l’ospedale pediatrico ferrarese più vicino è a quasi 80 Km di distanza, e questo è un disagio per tutti i cittadini residenti nella zona, ma nemmeno si sapeva chi doveva dare da mangiare e accudire questa gente. In pratica l’impressione è che si sbattevano li alla bella e meglio questi poveri disgraziati.

la terra è sferica?


Nel medioevo si sapeva benissimo che la Terra era sferica e ciò era assodato da studi fatti nell'antica Grecia.
Ma poniamoci delle domande:
Chi ha capito per primo che la Terra era sferica?
Quando?
Come ha fatto?
Riassumiamo il tutto chiedendoci: 
Quando la Terra, nella mente della gente ha smesso di essere piatta?
Partiamo dai nostri tempi... Anno 2016, il fenomeno della Terra sferica è un concetto acquisito, verificabile ed osservabile.
Volendo ci si può imbarcare su una aereo che voli ad una quota sufficientemente alta, in una giornata limpida, per osservare la curvatura terrestre.
Per non parlare di tutte le foto scattate dai satelliti in orbita iniziando da quella dell'Apollo 8 del 1968 scattata dall'orbita lunare.
Non solo scienziati, astronauti hanno a che fare con l'osservazione della curvatura terrestre, un topografo sa ad esempio che se deve fare dei rilevamenti su distanze non brevi deve tenere conto della curvatura per essere preciso.
Ma gli antichi greci, che non avevano i nostri strumenti e non abbandonarono mai la superficie della Terra, come sapevano che questa era sferica?
Come detto nel post sulla Terra piatta all'inizio c'era Anassimandro che per primo capisce che la Terra era sospesa e non appoggia su nulla (che poi ci sarebbe lo stesso problema per la cosa su cui appoggia la terra, e a sua volta su cosa appoggia quello che appoggia che appoggia la terra e via all'infinito), per lui la terra era un cilindro ma intuisce che essendo sospesa non ha ne un sotto ne un sopra, ed è questo il concetto fondamentale per arrivare alla teoria della sfericità.
Applicando il concetto che non esiste un sopra e un sotto in tutte le direzioni piuttosto che solo sulle facce del cilindro il giochino è fatto.

Essendo trascorso molto di più di un paio di millenni è difficile dire con precisione come andò a tutti gli effetti davvero la storia. Ma proviamoci!
Sapiamo che non fu Anassimandro ad applicare questo concetto, il primo a farlo e a capire la natura sferica della terra fu Parmenide, lo afferma Diogene Laerzio che prende l'informazione da Teofasto.
All'inizio Parmenide si limita a comprovare quella della Luna, non vedendola sempre piena intuisce che quelle sono delle fasi. La Luna è sferica e la vediamo piena, a metà, uno spicchio a volte per niente perché varia in funzione della posizione della Luna, della Terra e del Sole.

Ci sono due considerazioni importanti che hanno portato Parmenide alla intuizione finale:
  1. L'osservazione delle eclissi di Luna: una volta compreso che la eclissi di Luna non era altro che il passaggio dell'ombra della Terra sulla superficie lunare illuminata dal sole e osservando quell'ombra non si poteva non accorgersi che questa era circolare.             
  2. Se ci si sposta in direzione da nord a sud o viceversa le stelle visibili cambiano. Ossia spostandosi sul meridiano a secondo che ci si trovi a nord o a sud osserviamo una porzione di cielo diversa.
E' un errore però dare il merito dell'intuizione della sfericità del nostro pianeta ad una sola persona. In realtà è il merito collettivo di una civiltà straordinaria capace, con l'assoluta mancanza di mezzi tecnici, di osservare e dedurre in un modo che ancora oggi lascia esterrefatti.
E' logico dedurre che sia prima che dopo Parmenide il tema della forma della Terra sia stato affrontato, discusso e ridiscusso e alla fine risolto attraverso ragionamenti a cui parteciparono molti pensatori.
Tra cui sono sicuramente da ricordare: Eudosso di Cnido, Platone ed Aristotele che legarono questa idea con il concetto di gravità. Allora la teoria della gravità prevedeva che i corpi pesanti tendessero per loro natura verso il centro della terra, che per gli antichi era anche il centro del cosmo.
Con la nascita della cosiddetta scienza esatta arrivarono altri grandi pensatori: Eratostene, Archimede e tanti altri se ne occuparono a confermare attraverso dimostrazioni matematiche e fisiche con tanto di misurazioni che la terra era sferica. 
In definitiva la Terra ha smesso di essere piatta molto presto, più o meno nel quarto secolo prima di Cristo, quasi 2500 anni fa. Noi oggi nella nostra epoca moderna è una cosa che diamo per scontata ma nessuna altra civiltà arrivò in maniera indipendente a capire questo concetto.

martedì 25 ottobre 2016

Titanic, Olympic, Britannic - Quello che forse non sapete.


Bene o male tutti (grazie Di Caprio) sono a conoscenza della tragedia del Titanic che si inabissò speronando un iceberg nella notte tra il 14 e il 15 Aprile 1912. Per quelli che se lo stanno chiedendo no, non è solo un film per altro molto romanzato e sulla porta ci stavano tutti e due.
La White Star Line decidendo di costruire il transatlantico più grande dell'epoca si accorse di aver bisogno anche del più grande cantiere navale dell'epoca. Visto che tale struttura era da realizzare pensò bene di approfittarne e di conseguenza decise di costruire 3 navi gemelle di classe Olympic.

La RMS Olympic entrata in servizio il 14 Giugno 1911
La RMS Titanic entrata in servizio il 10 Aprile 1912
La HMHS Britannic entrata in servizio il 23 Dicembre 1914

In effetti la nave regina era l'Olympic e non il Titanic che purtroppo divenne famoso per la tragedia. Infatti tutti conoscono il Titanic, qualcuno forse conosce l'Olympic ma quasi nessuno sa dell'esistenza del Britannic.
L'Olympic entra in servizio capitanata da Edward Smith che sarà in seguito anche il comandante del Titanic nel suo unico viaggio.
Il 20 Settembre del 1911 l'Olympic viene speronato dall'incrociatore Hawck ed è costretto a tornare al cantiere di Belfast per le riparazioni e sotto potete vedere una delle poche immagini dove viene ripreso insieme al Titanic che era quasi pronto al varo.


Poi tocca al Titanic subire un incidente nel famoso viaggio da Southampton a New York, la Olympic stava facendo in quel momento lo stesso tragitto del Titanic ma in senso inverso e ricevendo l'SOS accorse in aiuto della nave gemella, ma era molto lontana e arrivò troppo tardi. I superstiti erano già stati imbarcati dalla nave Carpazia che arrivò per prima in soccorso e francamente non so quanto questi avessero voglia di salire su una nave identica a quella su cui erano appena affondati. Non a caso visto che la Carpazia era diventata sovraffollata a molti fu proposto di trasferirsi sull'Olympia ma rifiutarono.
Veniamo al Britannic, era destinata ad essere la più elegante, sfarzosa e sicura nave della White Star Line ma con lo scoppio della prima guerra mondiale viene convertita in nave ospedale e viene mandata a fare la spola tra Inghilterra e Mediterraneo a caricare feriti. Il 21 Novembre 1916 la nave sperona una mina e affonda in meno di un ora a due miglia al largo dell'isola di Kea in Grecia. A differenza del Titanic nell'incidente muoiono solo una trentina di persone che salite senza autorizzazione sulle scialuppe vanno a sbattere contro le eliche della nave.
L'Olympic comunque a differenza delle sue gemelle non affonda, la nave viene radiata nel 1934 e demolita nel 1935.

Curiosità:
A bordo dell'Olympia quando viene speronata dall'incrociatore Hawck c'è una ragazza che lavora sulla nave come cameriera e da li a poco compirà 24 anni, Violet Jackson. Quando il Titanic sperona l'iceberg a bordo c'è Violet Jackson, quando il Britannic affonda su una delle scialuppe colpite dalle eliche c'è Violet Jackson che ora faceva l'infermiera e che venne comune tratta in salvo. Non è che sta tipa portava un po' sfiga?
Nel 1898, 14 anni prima del disastro del Titanic, lo scrittore Morgan Robertson pubblica il romanzo "Futility" dove con dovizia di particolari descrive l'affondamento di una nave. La descrizione sembra la fotocopia dei fatti che avvennero nel 1912 e guarda caso il nome della nave di cui parlava Robertson era Titan. Della serie: "la fortuna è cieca ma la sfiga ci vede benissimo".

domenica 23 ottobre 2016

Terra piatta???


Nelle civiltà per-classiche si credeva che la Terra fosse piatta e si distingueva ciò che stava in alto e ciò che stava in basso. Nella Grecia antica, ad esempio, si pensava che in alto ci fosse la bellissima casa degli dei e all'opposto vi erano le oscure profondità del tartaro abitato da essere mostruosi (che non erano dentisti ansiosi di mettervi le mani in bocca).
In ogni caso il concetto di terra piatta poneva dei problemi:
  • Dove andava a finire il Sole durante la notte?
  • Dove appoggia la Terra?
Infatti i popoli antichi avevano la loro idea di gravità e la immaginavano come una forza che spingeva verticalmente dall'alto i corpi verso il basso e del resto se lasciate cadere qualcosa questo cade verso il basso. Ma allora come mai la terra stessa non cadeva?
Per trovare qualche risposta occorse aspettare l'arrivo dei grandi pensatori Greci: Anassimandro ad esempio, per primo capisce che in realtà la terra è sospesa nel vuoto ma la immagina come un cilindro.

Il cilindro ha due facce piane, quella sopra e quella sotto quindi in certo senso la Terra era ancora piatta. Costui però immagina anche che come è abitata la parte sopra lo sia anche la parte sotto, abitata da essere strani che hanno la testa in giù e i piedi in su verso di noi e questo concetto è ancora vivo tutt'oggi visto che è l'etimologia della parola antipodi.
Però Anassimandro capisce una cosa basilare: in realtà per quelli sotto, siamo noi quelli con la testa all'ingiù e quindi il sopra e il sotto non esistono nello spazio! !
Poi arrivò Parmenide che osservando la Luna capì che molto probabilmente anche la Terra era sferica e così con il tempo queste informazioni si danno per acquisite.
Quando arriviamo ai tempi di Platone e Aristotele l'idea che la Terra fosse sferica non era nemmeno messa in discussione. Archimede che con i suoi studi sui principi dell'idrostatica dimostrò che i mari a riposo avevano forma sferica e che di conseguenza la stessa forma l'avrebbero avuta anche le terre emerse.
Si iniziò a pensare che quando la Terra nacque fosse del tutto fluida e con il tempo si fosse solidificata ma solo in parte (cosa che ha un fondamento reale tra l'altro) e insomma ai tempi dei grandi pensatori greci la Terra era senza dubbio sferica.
In epoca ellenistica (323 a.C - 31 a. C.) arrivò un genio, tale Eratostene che decise di misurare la circonferenza della Terra al meridiano e lo fece! Utilizzando... Uno gnomone, un cammello e un bematista.
Fatta la sua misura Eratostene stabilisce che la terra ha una circonferenza al meridiano di 252.200 Stadi con un errore, assumendo uno stadio compreso tra i 155 e i 160 metri, tra il -2,4% e il +0,8% rispetto al valore corretto.
Ma è interessante sapere come ha fatto. Eratostene disse: mi serve uno gnomone, cioè un bastone di lunghezza nota che veniva conficcato in terra e di cui si misurava l'ombra, un cammello perché il cammello ha un passo di lunghezza costante e un bematista che non era altro che colui che contava i passi del cammello per sapere quanta distanza si era percorso (il tutto era un enorme contachilometri insomma).Eratostene era il terzo bibliotecario della biblioteca di Alessandria e aveva comunque a disposizione il meglio della cartografia geografica dell'epoca e la distanza tra Alessandria e Syene (l'attuale Assuan) era nota.
Ci si rese conto che a Syene in tal giorno, ad una determinata ora il sole era esattamente a picco e lo gnomone non faceva nessuna ombra, mentre ad Alessandria lo stesso giorno alla stessa ora lo stesso gnomone (non lo stesso ma uno identico) produceva un'ombra di una certa lunghezza.
Bene, allora facciamo qualche calcolo di trigomomentria e misuriamo l'angolo che c'è tra il vertice dello gnomone e il vertice dell'ombra che esso proietta. Questo angolo (7 gradi) lo riportiamo all'angolo giro (360 gradi) e otteniamo una proporzione che esattamente quella che c'è tra la distanza di Alessandria e Syene e la circonferenza meridiana della terra. Dividiamo 360 per 7 e moltiplichiamo il risultato per la distanza Alessandria Syene = 252.000 Stadi.
Purtroppo però anni dopo arriva Posidonio, anche lui fa calcoli sulla circonferenza della Terra e alla prima misurazione il suo risultato è: 242.000 stadi, imprecisa ma pur sempre vicina a quella di Eratostene. Ne fa una seconda... e la scazza clamorosamente stimandola in 180.000 Stadi, rimpicciolendo così il nostro pianeta del 30%.
Posidonio è vissuto in piena epoca imperiale (135 a.C. - 50 a.C.) e per gli scienziati non ci sono finanziamenti e quando gli studi non vengono finanziati non si ha un ristagno delle conoscenze ma si va piuttosto incontro ad un regresso così che molte delle scoperte importanti fatte nei secoli precedenti vanno perse.
Ecco allora che Plinio il Vecchio è convinto che Eratostene abbia misurato la circonferenza della terra calandosi dopo la morte al centro della Terra e se non è regresso questo!
D'altronde il principio matematico con cui Eratostene aveva fatto il suo calcolo non era complicato, ma allora Plinio era così idiota? Mah... In realtà in epoca romana nessuno ha mai dato cenno di avere capito il concetto di Eratostene quindi questa cosa ha un nome cioè declino culturale.
Dobbiamo sfatare il mito che nel medioevo si pensava che la Terra fosse piatta. In realtà esistono solo due testimonianze di terrapiattisti in tutto il medioevo che sono Lattanzio e Cosma Indicopleuste che in alcuni loro trattati indicano la Terra come piatta. Cosma in particolare preso da vigori religiosi asserisce che la Terra è piatta perché deve per forza essere fatta come scritto nella bibbia, cioè con la stessa forma del tabernacolo di Mosè, quindi piatta, rettangolare e con un muro che ci gira attorno. La fortuna ha voluto che di scemi nel medioevo c'erano solo questi due ma grazie a questi quasi tutti credono che in quell'epoca tutti pensavano che la Terra fosse piatta. Un po' come dire che tra mille anni i nostri pronipoti credano che tutti noi pensiamo che la Terra è piatta perché qualche coglione l'ha scritto su un sito internet.
Pensare che l'idea della Terra sferica sia una conquista dei tempi moderni è sbagliato, ciò avviene anche grazie all'amico Voltaire che in pieno delirio antireligioso e pro scienza attribuisce ai teologi cristiani questa idea di Terra piatta e cita proprio il a sua volta delirante Cosma.
Il problema è che i teologi cristiani da sempre facevano riferimento ad Aristotele e questo sosteneva che la Terra era sferica. E che c... Voltaire! Per una volta che ci hanno preso non era meglio lasciare perdere?
Andiamo avanti! Arriva Tolomeo che nel suo trattato "La Geografia" da per giusta la misura fatta da Posidonio, quella di 180.000 Stadi (ma porc...)! Nel 1406 Jacopo Angelo traduce il suo trattato "La Geografia" in latino. 1477 la traduzione viene stampata e un certo Paolo dal Pozzo Toscanelli in riferimento a questa realizza un planisfero e apre l'ipotesi di poter navigare intorno al globo.
1485 Colombo (non l'ispettore dei telefilm) che prendendo per buona la misura sbagliata di Posidonio decise di intraprendere il viaggio per le indie attraverso l'ovest. Per farlo chiese finanziamenti ai portoghesi prima e agli spagnoli poi che gli concessero le famose tre caravelle, si mise in viaggio ma a causa della sballatissima misura si rilevò molto più lungo del previsto e per sua fortuna nel 1492 inciampò nelle americhe. Purtroppo dire che le ha scoperte è una forzatura, ci ha sbattuto contro perché stavano in mezzo alla sua rotta. In sostanza non discutiamo il fatto che sia stato un temerario esploratore ma in definitiva resta uno che si era perso!
Ma vi siete mai chiesti come mai nessuno aveva pensato fino ad allora di fare un viaggio del genere? A quel tempo si navigava sempre sotto costa in un perpetuo cabotaggio e pensare di passare settimane in mezzo all'oceano lontani da coste sicure creava un sacco di problemi come ad esempio il rifornimento di acqua potabile e viveri freschi.
Dunque si preferiva passare dall'altra parte perché semplicemente si immaginava il viaggio più corto e sicuro e non perché si pensava che ad un certo punto si sarebbe andati a sbattere nel muro del tabernacolo di Mosè!
Di certo non si pensava che in mezzo ci fosse un intero continente! Ma ne siamo sicuri?
In realtà già i greci 1600 anni prima di Colombo avevano ipotizzato l'esistenza di un altro continente. Ipparco osservando le maree, ad ovest quelle dell'oceano Atlantico e ad est quelle dell'oceano Indiano pensò: se fosse un oceano unico dovrei misurare gli stessi dislivelli, potrei avere gli stessi dislivelli anche con un continente in mezzo ma questo dovrebbe dividere l'oceano in due masse di acqua quasi uguali ma questi dislivelli da una parte e dall'altra non erano uguali. La soluzione al problema era solo una, in mezzo ai due oceani c'era un continente.

[Fonte: Curiuss]

sabato 22 ottobre 2016

I 10 giorni che nessuno ha mai vissuto


Cosa successe tra in 5 e il 14 Ottobre 1582?
Niente, assolutamente niente visto che quei giorni non sono mai esistiti.
Già questo perché con il calendario romano, quello che restò in vigore fino ai tempi di Giulio Cesare, appunto si chiamava Calendario da Calende cioè il primo giorno di ogni mese che inizia con la luna nuova ma questo con il tempo creò un vero delirio. Infatti i giorni venivano contati i maniera completamente diversa da come li contiamo oggi e anche la durata dell'anno era imprecisa e variabile. 
Si cercava di far coincidere i mesi con le fasi lunari ma purtroppo per loro l'anno solare non contiene in esso un numero intero di giorni e di cicli lunari, ogni anno perdevano un po' di giorni e per rileannilearsi ogni due anni aggiungevano un mese chiamato Mercedonio al calendario che durava circa 22 giorni aggiunti a fine Settembre.
Quando Cesare arriva al potere il calendario è talmente sballato che stagioni ed equinozi non hanno più nessun senso. Cesare vuole risolvere il problema e quando incontra Cleopatra questa le presenta un astronomo, un certo Sosigene.
Sosigene basandosi sui calcoli del collega greco Callippo che sosteneva che 1 anno era formato da 365,25 giorni, propone a Cesare di fare tutti gli anni di 365 e ogni 4 gliene attacchi uno di 366, lo chiami bisestile, porta un po' sfiga ma risolvi il problema.
Cesare decide di fare così ma prima per non fare troppa confusione deve dare una sistemata al calendario romano. Questo era ormai sballattissimo come dicevamo e quindi decide di fare un Mercedonio di 23 giorni e attaccarci altri 67 giorni con due mesi inventati a caso e messi tra Novembre e Dicembre e così l'anno 46 d.C. (708 per i romani che contavano gli anni dalla nascita di Roma) diventa un anno di 445 giorni che raddrizzò un attimo le cose.
Entrò in seguito in vigore il calendario di Sosigeno (Sosigeniano? NO!), conosciuto come calendario Giuliano (da Giulio Cesare appunto). Ci si accorse con il tempo però che anche questo calendario era sbagliato perché in realtà l'anno solare non è di 365,25 giorni ma bensì di 365,24 giorni con il risultato che questo sballava di un giorno ogni 130 anni.
Cosa vuoi che sia un giorno ogni 130 anni? Eh però passa il tempo e arriviamo nel 16esimo secolo e ci troviamo con uno scarto di 10 giorni che in realtà dovevano essere di più se non fosse stato che quando i romani introdussero il calendario Giuliano si sono sbagliati e invece di fare un bisestile ogni 4 anni lo fecero ogni 3 limitando involontariamente il danno.
A quel punto arriva l'allora papa Gregorio XIII facendo un po' di conti si rese conto che di quel passo la Pasqua sarebbe caduta talmente vicina a Natale che si rischiava di far nascere Gesù oggi e farlo morire domani. Questo perché il Natale ha una data fissa cioè il 25 Dicembre, la Pasqua invece è legata al calendario ebraico basato sulla luna, data ottenuta con una sorta di calcolo astronomico variabile e legato all'equinozio ed era quindi slittata talmente tanto che la Pasqua più alta era l'11 Marzo. 
Poi c'era la questione del consiglio di Nicea del 325 d.C. dove venne stabilito che l'equinozio era il 21 Marzo e la Pasqua doveva cadere la prima Domenica dopo la prima luna piena dopo l'equinozio di primavera, quindi passi per le questioni astronomiche ma il consiglio di Nicea non si poteva disattendere.
Occorreva quindi eliminare 10 giorni ad ogni costo e il papa Gregorio XIII nominò così una commissione di grandi esperti con il risultato che il 24 Febbraio 1582 viene promulgata la bolla papale intergravissimas che introduceva il calendario Gregoriano e dove si stabiliva che al giorno Giovedì 4 Ottobre 1582 sarebbe seguito il Venerdì 15 Ottobre 1582, quando si dice che il tempo vola! (a cosa saranno serviti sti grandi esperti poi).
Una curiosità è che se andate a leggere la storia di Santa Teresa D'Avila scoprite che si ammala nell'Ottobre del 1582 e la sera del 4 ottobre sta tirando le cuoia ma morirà il 15 Ottobre. Cavolo, pensa uno! Un doloroso supplizio di 10 giorni! No! In realtà è morta la mattina dopo.
Inoltre nella bolla papale si stabilì che nel futuro potevano essere bisestili tutti gli anni non secolari ma divisibili per 4, ma non gli anni secolari tranne quelli multipli di 400, ad esempio 1700 1800 1900 non potevano esserlo ma il 2000 si come in effetti lo è stato.
Insomma, quello che adottiamo tutt'ora non è il calendario perfetto, è quanto meno quello che si avvicina di più al reale tanto è vero che si è pensato di tenerlo così.
L'ultima parte della storia ha però un risvolto interessante. Come mai la chiesa cattolica aveva tutto questo interesse a prendersi il disturbo di modificare un calendario che di fatto interessava tutti?
Perché dal punto di vista dei vertici Vaticani significava riavvenire in possesso dei tempi scanditi nella bibbia dalla liturgia, scandita nei racconti della settimana santa e legati alle lune. L'aggiustamento era un fatto di per se religioso ma che allo stesso tempo affermava a tutti gli effetti il potere della chiesa. La decisione di sopprimere con una bolla papale 10 giorni era una decisione semplice ma allo stesso tempo drammatica e poteva rivelarsi molto impopolare. Ma questa mossa non faceva altro che andare a dimostrare il grande potere della chiesa che lo esercitava su una cosa che apparteneva a tutti... Il tempo!
Infatti i protestanti pur di non riconoscere questo potere continuarono per un altro centinaio di anni ad andare avanti con il calendario Giuliano e ciò fece dire a Voltaire che i protestanti piuttosto che dare ragione ai cattolici preferivano entrare in disaccordo con il sole.
Se poi vogliamo arrivare ai giorni nostri basta pensare che la chiesa ortodossa di Russia, Serbia e Gerusalemme ancora adottano il calendario Giuliano e con loro siamo sfasati di quasi 13 giorni. La Grecia adottò il calendario Gregoriano solo nel 1928, la Turchia nel 1927, la Romania e la Jugoslavia nel 1919, mentre in Francia pur essendo un paese a maggioranza cattolica opposero resistenza alla innovazione e invece di saltare i giorni ad Ottobre lo fecero a Dicembre saltando dal 9 a 20.
I migliori però furono gli svedesi, che nel 1700 si accorsero di essere sfasati di 10 giorni e decisero di saltare per 40 anni di fila gli anni bisestili, saltarono il primo e poi se ne sono dimenticati nel 1704 e nel 1708. Quando se ne sono accorti avevano guadagnato un ulteriore giorno di ritardo e così nel 1712 fanno un Febbraio di 30 giorni così si rimettono 
in riga con il loro vecchio calendario sbagliato. Poi con un lampo di genio nel 1753 decidono di passare dal 18 al 28 Febbraio così da bruciare in un sol colpo i giorni che li differenziano dal calendario Giuliano a quello Gregoriano.
Una menzione la merita anche la Russia che adottò il calendario Gregoriano nel 1918 dopo la rivoluzione d'Ottobre nel 1917. Ottobre? in realtà la rivoluzione d'Ottobre avvenne tra il 7 e l'8 Novembre 1917 ma per la Russia che ancora navigava con il calendario Giuliano è stata tra il 24 e il 25 Ottobre e questo anche nell'errore ha fatto storia.

[Fonte: Curiuss]