domenica 23 ottobre 2016

Terra piatta???


Nelle civiltà per-classiche si credeva che la Terra fosse piatta e si distingueva ciò che stava in alto e ciò che stava in basso. Nella Grecia antica, ad esempio, si pensava che in alto ci fosse la bellissima casa degli dei e all'opposto vi erano le oscure profondità del tartaro abitato da essere mostruosi (che non erano dentisti ansiosi di mettervi le mani in bocca).
In ogni caso il concetto di terra piatta poneva dei problemi:
  • Dove andava a finire il Sole durante la notte?
  • Dove appoggia la Terra?
Infatti i popoli antichi avevano la loro idea di gravità e la immaginavano come una forza che spingeva verticalmente dall'alto i corpi verso il basso e del resto se lasciate cadere qualcosa questo cade verso il basso. Ma allora come mai la terra stessa non cadeva?
Per trovare qualche risposta occorse aspettare l'arrivo dei grandi pensatori Greci: Anassimandro ad esempio, per primo capisce che in realtà la terra è sospesa nel vuoto ma la immagina come un cilindro.

Il cilindro ha due facce piane, quella sopra e quella sotto quindi in certo senso la Terra era ancora piatta. Costui però immagina anche che come è abitata la parte sopra lo sia anche la parte sotto, abitata da essere strani che hanno la testa in giù e i piedi in su verso di noi e questo concetto è ancora vivo tutt'oggi visto che è l'etimologia della parola antipodi.
Però Anassimandro capisce una cosa basilare: in realtà per quelli sotto, siamo noi quelli con la testa all'ingiù e quindi il sopra e il sotto non esistono nello spazio! !
Poi arrivò Parmenide che osservando la Luna capì che molto probabilmente anche la Terra era sferica e così con il tempo queste informazioni si danno per acquisite.
Quando arriviamo ai tempi di Platone e Aristotele l'idea che la Terra fosse sferica non era nemmeno messa in discussione. Archimede che con i suoi studi sui principi dell'idrostatica dimostrò che i mari a riposo avevano forma sferica e che di conseguenza la stessa forma l'avrebbero avuta anche le terre emerse.
Si iniziò a pensare che quando la Terra nacque fosse del tutto fluida e con il tempo si fosse solidificata ma solo in parte (cosa che ha un fondamento reale tra l'altro) e insomma ai tempi dei grandi pensatori greci la Terra era senza dubbio sferica.
In epoca ellenistica (323 a.C - 31 a. C.) arrivò un genio, tale Eratostene che decise di misurare la circonferenza della Terra al meridiano e lo fece! Utilizzando... Uno gnomone, un cammello e un bematista.
Fatta la sua misura Eratostene stabilisce che la terra ha una circonferenza al meridiano di 252.200 Stadi con un errore, assumendo uno stadio compreso tra i 155 e i 160 metri, tra il -2,4% e il +0,8% rispetto al valore corretto.
Ma è interessante sapere come ha fatto. Eratostene disse: mi serve uno gnomone, cioè un bastone di lunghezza nota che veniva conficcato in terra e di cui si misurava l'ombra, un cammello perché il cammello ha un passo di lunghezza costante e un bematista che non era altro che colui che contava i passi del cammello per sapere quanta distanza si era percorso (il tutto era un enorme contachilometri insomma).Eratostene era il terzo bibliotecario della biblioteca di Alessandria e aveva comunque a disposizione il meglio della cartografia geografica dell'epoca e la distanza tra Alessandria e Syene (l'attuale Assuan) era nota.
Ci si rese conto che a Syene in tal giorno, ad una determinata ora il sole era esattamente a picco e lo gnomone non faceva nessuna ombra, mentre ad Alessandria lo stesso giorno alla stessa ora lo stesso gnomone (non lo stesso ma uno identico) produceva un'ombra di una certa lunghezza.
Bene, allora facciamo qualche calcolo di trigomomentria e misuriamo l'angolo che c'è tra il vertice dello gnomone e il vertice dell'ombra che esso proietta. Questo angolo (7 gradi) lo riportiamo all'angolo giro (360 gradi) e otteniamo una proporzione che esattamente quella che c'è tra la distanza di Alessandria e Syene e la circonferenza meridiana della terra. Dividiamo 360 per 7 e moltiplichiamo il risultato per la distanza Alessandria Syene = 252.000 Stadi.
Purtroppo però anni dopo arriva Posidonio, anche lui fa calcoli sulla circonferenza della Terra e alla prima misurazione il suo risultato è: 242.000 stadi, imprecisa ma pur sempre vicina a quella di Eratostene. Ne fa una seconda... e la scazza clamorosamente stimandola in 180.000 Stadi, rimpicciolendo così il nostro pianeta del 30%.
Posidonio è vissuto in piena epoca imperiale (135 a.C. - 50 a.C.) e per gli scienziati non ci sono finanziamenti e quando gli studi non vengono finanziati non si ha un ristagno delle conoscenze ma si va piuttosto incontro ad un regresso così che molte delle scoperte importanti fatte nei secoli precedenti vanno perse.
Ecco allora che Plinio il Vecchio è convinto che Eratostene abbia misurato la circonferenza della terra calandosi dopo la morte al centro della Terra e se non è regresso questo!
D'altronde il principio matematico con cui Eratostene aveva fatto il suo calcolo non era complicato, ma allora Plinio era così idiota? Mah... In realtà in epoca romana nessuno ha mai dato cenno di avere capito il concetto di Eratostene quindi questa cosa ha un nome cioè declino culturale.
Dobbiamo sfatare il mito che nel medioevo si pensava che la Terra fosse piatta. In realtà esistono solo due testimonianze di terrapiattisti in tutto il medioevo che sono Lattanzio e Cosma Indicopleuste che in alcuni loro trattati indicano la Terra come piatta. Cosma in particolare preso da vigori religiosi asserisce che la Terra è piatta perché deve per forza essere fatta come scritto nella bibbia, cioè con la stessa forma del tabernacolo di Mosè, quindi piatta, rettangolare e con un muro che ci gira attorno. La fortuna ha voluto che di scemi nel medioevo c'erano solo questi due ma grazie a questi quasi tutti credono che in quell'epoca tutti pensavano che la Terra fosse piatta. Un po' come dire che tra mille anni i nostri pronipoti credano che tutti noi pensiamo che la Terra è piatta perché qualche coglione l'ha scritto su un sito internet.
Pensare che l'idea della Terra sferica sia una conquista dei tempi moderni è sbagliato, ciò avviene anche grazie all'amico Voltaire che in pieno delirio antireligioso e pro scienza attribuisce ai teologi cristiani questa idea di Terra piatta e cita proprio il a sua volta delirante Cosma.
Il problema è che i teologi cristiani da sempre facevano riferimento ad Aristotele e questo sosteneva che la Terra era sferica. E che c... Voltaire! Per una volta che ci hanno preso non era meglio lasciare perdere?
Andiamo avanti! Arriva Tolomeo che nel suo trattato "La Geografia" da per giusta la misura fatta da Posidonio, quella di 180.000 Stadi (ma porc...)! Nel 1406 Jacopo Angelo traduce il suo trattato "La Geografia" in latino. 1477 la traduzione viene stampata e un certo Paolo dal Pozzo Toscanelli in riferimento a questa realizza un planisfero e apre l'ipotesi di poter navigare intorno al globo.
1485 Colombo (non l'ispettore dei telefilm) che prendendo per buona la misura sbagliata di Posidonio decise di intraprendere il viaggio per le indie attraverso l'ovest. Per farlo chiese finanziamenti ai portoghesi prima e agli spagnoli poi che gli concessero le famose tre caravelle, si mise in viaggio ma a causa della sballatissima misura si rilevò molto più lungo del previsto e per sua fortuna nel 1492 inciampò nelle americhe. Purtroppo dire che le ha scoperte è una forzatura, ci ha sbattuto contro perché stavano in mezzo alla sua rotta. In sostanza non discutiamo il fatto che sia stato un temerario esploratore ma in definitiva resta uno che si era perso!
Ma vi siete mai chiesti come mai nessuno aveva pensato fino ad allora di fare un viaggio del genere? A quel tempo si navigava sempre sotto costa in un perpetuo cabotaggio e pensare di passare settimane in mezzo all'oceano lontani da coste sicure creava un sacco di problemi come ad esempio il rifornimento di acqua potabile e viveri freschi.
Dunque si preferiva passare dall'altra parte perché semplicemente si immaginava il viaggio più corto e sicuro e non perché si pensava che ad un certo punto si sarebbe andati a sbattere nel muro del tabernacolo di Mosè!
Di certo non si pensava che in mezzo ci fosse un intero continente! Ma ne siamo sicuri?
In realtà già i greci 1600 anni prima di Colombo avevano ipotizzato l'esistenza di un altro continente. Ipparco osservando le maree, ad ovest quelle dell'oceano Atlantico e ad est quelle dell'oceano Indiano pensò: se fosse un oceano unico dovrei misurare gli stessi dislivelli, potrei avere gli stessi dislivelli anche con un continente in mezzo ma questo dovrebbe dividere l'oceano in due masse di acqua quasi uguali ma questi dislivelli da una parte e dall'altra non erano uguali. La soluzione al problema era solo una, in mezzo ai due oceani c'era un continente.

[Fonte: Curiuss]

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