sabato 22 ottobre 2016

I 10 giorni che nessuno ha mai vissuto


Cosa successe tra in 5 e il 14 Ottobre 1582?
Niente, assolutamente niente visto che quei giorni non sono mai esistiti.
Già questo perché con il calendario romano, quello che restò in vigore fino ai tempi di Giulio Cesare, appunto si chiamava Calendario da Calende cioè il primo giorno di ogni mese che inizia con la luna nuova ma questo con il tempo creò un vero delirio. Infatti i giorni venivano contati i maniera completamente diversa da come li contiamo oggi e anche la durata dell'anno era imprecisa e variabile. 
Si cercava di far coincidere i mesi con le fasi lunari ma purtroppo per loro l'anno solare non contiene in esso un numero intero di giorni e di cicli lunari, ogni anno perdevano un po' di giorni e per rileannilearsi ogni due anni aggiungevano un mese chiamato Mercedonio al calendario che durava circa 22 giorni aggiunti a fine Settembre.
Quando Cesare arriva al potere il calendario è talmente sballato che stagioni ed equinozi non hanno più nessun senso. Cesare vuole risolvere il problema e quando incontra Cleopatra questa le presenta un astronomo, un certo Sosigene.
Sosigene basandosi sui calcoli del collega greco Callippo che sosteneva che 1 anno era formato da 365,25 giorni, propone a Cesare di fare tutti gli anni di 365 e ogni 4 gliene attacchi uno di 366, lo chiami bisestile, porta un po' sfiga ma risolvi il problema.
Cesare decide di fare così ma prima per non fare troppa confusione deve dare una sistemata al calendario romano. Questo era ormai sballattissimo come dicevamo e quindi decide di fare un Mercedonio di 23 giorni e attaccarci altri 67 giorni con due mesi inventati a caso e messi tra Novembre e Dicembre e così l'anno 46 d.C. (708 per i romani che contavano gli anni dalla nascita di Roma) diventa un anno di 445 giorni che raddrizzò un attimo le cose.
Entrò in seguito in vigore il calendario di Sosigeno (Sosigeniano? NO!), conosciuto come calendario Giuliano (da Giulio Cesare appunto). Ci si accorse con il tempo però che anche questo calendario era sbagliato perché in realtà l'anno solare non è di 365,25 giorni ma bensì di 365,24 giorni con il risultato che questo sballava di un giorno ogni 130 anni.
Cosa vuoi che sia un giorno ogni 130 anni? Eh però passa il tempo e arriviamo nel 16esimo secolo e ci troviamo con uno scarto di 10 giorni che in realtà dovevano essere di più se non fosse stato che quando i romani introdussero il calendario Giuliano si sono sbagliati e invece di fare un bisestile ogni 4 anni lo fecero ogni 3 limitando involontariamente il danno.
A quel punto arriva l'allora papa Gregorio XIII facendo un po' di conti si rese conto che di quel passo la Pasqua sarebbe caduta talmente vicina a Natale che si rischiava di far nascere Gesù oggi e farlo morire domani. Questo perché il Natale ha una data fissa cioè il 25 Dicembre, la Pasqua invece è legata al calendario ebraico basato sulla luna, data ottenuta con una sorta di calcolo astronomico variabile e legato all'equinozio ed era quindi slittata talmente tanto che la Pasqua più alta era l'11 Marzo. 
Poi c'era la questione del consiglio di Nicea del 325 d.C. dove venne stabilito che l'equinozio era il 21 Marzo e la Pasqua doveva cadere la prima Domenica dopo la prima luna piena dopo l'equinozio di primavera, quindi passi per le questioni astronomiche ma il consiglio di Nicea non si poteva disattendere.
Occorreva quindi eliminare 10 giorni ad ogni costo e il papa Gregorio XIII nominò così una commissione di grandi esperti con il risultato che il 24 Febbraio 1582 viene promulgata la bolla papale intergravissimas che introduceva il calendario Gregoriano e dove si stabiliva che al giorno Giovedì 4 Ottobre 1582 sarebbe seguito il Venerdì 15 Ottobre 1582, quando si dice che il tempo vola! (a cosa saranno serviti sti grandi esperti poi).
Una curiosità è che se andate a leggere la storia di Santa Teresa D'Avila scoprite che si ammala nell'Ottobre del 1582 e la sera del 4 ottobre sta tirando le cuoia ma morirà il 15 Ottobre. Cavolo, pensa uno! Un doloroso supplizio di 10 giorni! No! In realtà è morta la mattina dopo.
Inoltre nella bolla papale si stabilì che nel futuro potevano essere bisestili tutti gli anni non secolari ma divisibili per 4, ma non gli anni secolari tranne quelli multipli di 400, ad esempio 1700 1800 1900 non potevano esserlo ma il 2000 si come in effetti lo è stato.
Insomma, quello che adottiamo tutt'ora non è il calendario perfetto, è quanto meno quello che si avvicina di più al reale tanto è vero che si è pensato di tenerlo così.
L'ultima parte della storia ha però un risvolto interessante. Come mai la chiesa cattolica aveva tutto questo interesse a prendersi il disturbo di modificare un calendario che di fatto interessava tutti?
Perché dal punto di vista dei vertici Vaticani significava riavvenire in possesso dei tempi scanditi nella bibbia dalla liturgia, scandita nei racconti della settimana santa e legati alle lune. L'aggiustamento era un fatto di per se religioso ma che allo stesso tempo affermava a tutti gli effetti il potere della chiesa. La decisione di sopprimere con una bolla papale 10 giorni era una decisione semplice ma allo stesso tempo drammatica e poteva rivelarsi molto impopolare. Ma questa mossa non faceva altro che andare a dimostrare il grande potere della chiesa che lo esercitava su una cosa che apparteneva a tutti... Il tempo!
Infatti i protestanti pur di non riconoscere questo potere continuarono per un altro centinaio di anni ad andare avanti con il calendario Giuliano e ciò fece dire a Voltaire che i protestanti piuttosto che dare ragione ai cattolici preferivano entrare in disaccordo con il sole.
Se poi vogliamo arrivare ai giorni nostri basta pensare che la chiesa ortodossa di Russia, Serbia e Gerusalemme ancora adottano il calendario Giuliano e con loro siamo sfasati di quasi 13 giorni. La Grecia adottò il calendario Gregoriano solo nel 1928, la Turchia nel 1927, la Romania e la Jugoslavia nel 1919, mentre in Francia pur essendo un paese a maggioranza cattolica opposero resistenza alla innovazione e invece di saltare i giorni ad Ottobre lo fecero a Dicembre saltando dal 9 a 20.
I migliori però furono gli svedesi, che nel 1700 si accorsero di essere sfasati di 10 giorni e decisero di saltare per 40 anni di fila gli anni bisestili, saltarono il primo e poi se ne sono dimenticati nel 1704 e nel 1708. Quando se ne sono accorti avevano guadagnato un ulteriore giorno di ritardo e così nel 1712 fanno un Febbraio di 30 giorni così si rimettono 
in riga con il loro vecchio calendario sbagliato. Poi con un lampo di genio nel 1753 decidono di passare dal 18 al 28 Febbraio così da bruciare in un sol colpo i giorni che li differenziano dal calendario Giuliano a quello Gregoriano.
Una menzione la merita anche la Russia che adottò il calendario Gregoriano nel 1918 dopo la rivoluzione d'Ottobre nel 1917. Ottobre? in realtà la rivoluzione d'Ottobre avvenne tra il 7 e l'8 Novembre 1917 ma per la Russia che ancora navigava con il calendario Giuliano è stata tra il 24 e il 25 Ottobre e questo anche nell'errore ha fatto storia.

[Fonte: Curiuss]

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