martedì 6 settembre 2016

Madre Teresa, cosa ci sarebbe da sapere!


Ovviamente i credenti hanno sempre pensato a madre Teresa di Calcutta come ad una indiscussa ed instancabile benefattrice.
Infatti dai media ci viene da sempre raccontata come una "luminosa messaggera dell'amore", una suorina con la vocazione all'assistenza ai più poveri tra i poveri, che si impegnava in prima persona nella costruzione di ospedali e strutture atte a portare assistenza medica alla moltitudine di bisognosi poveri indiani. Instancabile anche nell'accogliere orfani da tutta l'india e dargli un rifugio ed una educazione.
Purtroppo spesso quello che ci viene raccontato dai media non è sempre vero e mai come in questo caso è stato fortemente manipolato.
Ai più questo sembrerà pazzesco ma madre Teresa in realtà NON HA MAI COSTRUITO, O FATTO COSTRUIRE UN SOLO OSPEDALE!
la sua grande opera di carità si limita nell'aver fondato e diretto un piccolo ospizio per moribondi (in sostanza un lazzaretto con 40 posti) chiamato Nirmal Hirday.
Molti a suo tempo, tra cui le prestigiose riviste mediche "The Lancet" e "British Medical Journal", criticarono i metodi da campo di concentramento praticati in questo ospizio.
Agli ammalati sofferenti non veniva praticata nessuna cura e nemmeno veniva somministrato loro qualche farmaco per lenire il dolore. Venivano letteralmente ammassati in brandine sporche e privati di ogni conforto e non erano rispettate le più elementari regole igieniche.
Gli "ospiti", così come venivano definiti, erano 24 ora al giorno in balia di suore che ovviamente non avevano nessuna preparazione medica. Alcuni medici visitarono la Nirmal Hirday e tutti riferirono di aghi da siringa riciclati più volte su pazienti diversi, cibo e cure inesistenti.
Paradossalmente tra i malati terminali incurabili spesso finivano come pazienti anche malcapitati che con cure semplici ma appropriate avrebbero potuto avere salva la vita ma che morivano comunque a causa delle infezioni e dell'inedia.
Chiediamoci allora come mai viste le tante donazioni di cui disponeva madre Teresa non fu mai possibile costruire un solo vero ospedale attrezzato con strumenti appropriati, medici, e letti!
Per la Santa Teresa non è mai stato un problema di denaro, del resto lei stessa proibì anche azioni gratuite come il trasferimento di malati in strutture più adeguate e le visite di parenti ed amici ai malati. Infatti a lei interessava solo portare avanti la sua dottrina bigotta e antimaterialista. Diceva: "Se accetti la sofferenza e la offri a Dio, ti darà gioia. Perché la sofferenza è un grande dono di Dio".
Purtroppo la Santa Teresa non era solo una grande integralista religiosa che anteponeva la sua dottrina del dolore alla dignità degli esseri umani ma era anche una grande ipocrita. Infatti ricordiamo che quando fu lei ad avere bisogno di cure mediche si fece ricoverare più volte alla Mayo Clinic di New York ed in altri ospedali di lusso negli Stati Uniti ma mai nel suo squallido ospizio di Calcutta.
D'altronde chi avendo a disposizione montagne di denaro provenienti da donazioni si farebbe ricoverare in un lazzaretto gestito da suore allo sbaraglio?
È evidente che quell'aurea di santità che negli anni è stata costruita attorno al personaggio di madre Teresa andrebbe totalmente ridimensionata. Non è mai stata questa infaticabile benefattrice di moribondi ma piuttosto una instancabile viaggiatrice.
Sempre in giro per il mondo a ricercare nuove donazioni e sempre presente nei salotti buoni della alta società per incentivare la propria notorietà incontrando facoltosi, teste coronate, aristocratici, governanti e a ritirare premi. Ma non l'avete mai vista tra i poveri, tra la gente comune!
Non si fece scrupolo nell'accettare soldi dalla gang dello spietato dittatore di Haiti Duvalier, da cui andò di persona a ritirare un premio per il suo cattolicissimo impegno.
Ha ricevuto soldi (parliamo di milioni di dollari) anche da personaggi coinvolti in scandali finanziari, si rifiutò anche di restituire 1.250.000 dollari che gli vennero donati da Charles keating che il pubblico ministero USA gli chiedeva dopo aver condannato il Keating per truffa, racket e cospirazione antigovernativa.
La Santa però viaggiava in lungo ed in largo per il pianeta anche per fare sermoni o meglio, dei veri e propri comizi politi ultraconservatori. Quando ritirò il nobel per la pace arringò davanti ad una platea etnicamente molto differenziata che: "La peggiore minaccia per la pace è l'aborto".
Ovviamente era anche schierata contro l'uso di anticoncezionali e considerava il divorzio un abominio a tal punto che finanziò personalmente una campagna in Irlanda che aveva l'obiettivo di rendere il divorzio un reato. Paradossalmente però quando la sua grande amica e finanziatrice Diana Spencer (Lady D) divorziò dal principe Carlo d'Inghilterra dichiarò ipocritamente che era cosa buona.
Fatto sta che sempre impegnatissima nelle sue bigotte ed ipocrite battaglie era sempre in volo su aereo da una parte all'altra del mondo, aveva quindi acquistato a prezzi faraonici una prenotazione fissa riservata in Business Class sui voli Indian Airlines, tanto per non sbattersi troppo visto i frequenti impegni in alta società. È vero costo faraonico ma cosa vuoi che sia visto il denaro che riusciva a rastrellare in donazioni con la scusa dei poveri di Calcutta!
Buona parte delle donazioni venne sfruttato per allargare la congregazione delle "missionarie della carità", ordine da lei stessa costituito che conta oggi oltre 150 monasteri in tutto il mondo.
Lo scrittore indiano Aroup Chatterjee, la rivista tedesca Stern, l'inglese Guardian, la francese Monde Diplomatique e un giornalista d'inchiesta inglese Christopher Hitchens e molti altri hanno criticato l'attività delle missionarie in quanto questi monasteri non hanno nessuna funzione nell'aiutare i poveri e i diseredati ma hanno solamente lo scopo di convertire al cattolicesimo le popolazioni locali e di ingrossare le fila ingaggiando nuove suore.
In alcuni conventi dove vengono ospitati gli orfani il Guardian denunciava disumane condizioni di vita e abusi sui bambini, costretti alla sofferenza in nome della dottrina di Santa Teresa.
L'ordine delle "Missionarie della carità" è l'unica associazione in india che illegalmente si rifiuta di fornire dati di bilancio fiscale al governo indiano, si sa in ogni caso che la parte cospicua del loro tesoro si trova ovviamente allo IOR, la sempre tanto discussa, impenetrabile e nota a molti scandali banca del Vaticano.
Le cose stanno così ma ciò nonostante madre Teresa è stata ed è una delle donne più rispettate al mondo, ma come mai tutta questa sua immeritata fama di brava persona non viene dai più mai messa in discussione?
Come ci ha spiegato Christopher Hitchens "È il problema della credulità", la necessità delle persone di auto convincersi e di credere in qualsiasi cosa se rivestito di santità.
Vista anche la fretta da tempo record con cui il Vaticano ha prima beatificato e poi santificato la vecchia arrivando al punto di violare regole e procedure secolari tanto a loro care viene in mente che un po' di paura che con il tempo emerga fuori la verità su madre Teresa c'è.
Il merchandising attorno alla figura di madre Teresa è partito da tempo, statuette, feticci, libri, stampe, ancora donazioni a suo ricordo, non puoi mica permetterti di fermare un mercato così florido solo per amore della verità.
Ai tempi della beatificazioni in India ci furono manifestazioni di protesta di indiani sdegnati per il presunto miracolo di madre Teresa. Miracolo smontato da una indagine dal governo indiano e classificato come falsificazione ad arte. Infatti si scoprì che la devota donna curata miracolosamente dal cancro con le preghiere dalla suora albanese in realtà era in cura presso un ospedale e fu guarita dai medici. Questi medici denunciarono anche le pressioni subite dalle "missionarie della carità" che auspicavano nel silenzio dei dottori sulla finta guarigione da preghiere, insomma dovevano tacere e stare al gioco.
OK! Forse a te che leggi tutto questo non serve a convincerti che la favola della cristianissima madre Teresa di Calcutta è tutta una montatura. Però posso aggiungere una cosa:
MADRE TERESA ERA ATEA
Non crederci ma il Time di Londra affermò che madre Teresa teneva una corrispondenza confidenziale con il reverendo Londinese Michael Van Der Peet e, venuta alla luce, in questa corrispondenza confessava più volte la sua mancanza di fede.
"Sento il silenzio ed il vuoto dentro di me"
"Cerco e non trovo Cristo"
"Ascolto ma non sento niente"
Per una persona che cerca di auto convincersi di avere fede questo ateismo era vissuto con vergogna e quella fede era solo una facciata, un pretesto per giustificare le sue perversioni morali e dottrine con il culto del dolore.

Fonte:
Aroup Chatterjee - Madre Teresa il verdetto definito
Christopher Hitchens - La posizione della missionaria
Il Governo Indiano

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