sabato 27 giugno 2015

La fede: qualcosa di totalmente irrazionale.



Da uno scritto di Giampietro Belotti:
Il fatto che uno decida di prendere la logica, tutte le scienze, l'umana conoscenza... e buttarle giù per lo scarico del cesso per abbracciare qualcosa di invisibile ed indimostrabile rientra nelle libertà umane. Sì certo, vale anche nel mio caso, sono un adepto della Chiesa Pastafariana Italiana (che, per inciso, non è "una sorta di credo", ma una religione. Punto).
Questo significa che per me lo scolapasta è un copricapo sacro. Significa che per me assumere carboidrati complessi è un modo per avvicinarmi al mio Dio, significa che cerco di impegnarmi, ma neppure troppo così come il Prodigioso vuole, per ottenere la mia ricompensa nel mondo che verrà. Ricompensa che si manifesta sotto forma di vulcano di birra e fabbrica di spogliarelliste e/o spogliarellisti.
Sono un totale imbecille per credere a queste e a molte altre totali puttanate? Assolutamente sì e senza alcun'ombra di dubbio. Ma il concetto è che chiunque decide di abbandonare il mondo del dimostrabile per spaziare liberamente nel puramente metafisico lo è. Perché tu puoi credere in tante cose... ma la scienza è quella cosa che esiste e basta, indipendentemente che tu ci creda o no. A differenza della religione, che esiste solo a patto che tu ci creda. Esattamente come le fate. Solo meno seria come cosa.
E quindi non esistono differenze fra chi si fa spruzzare birra addosso per essere pastezzato e chi decide di adorare uno straccio del 1300 d.C. che dovrebbe recare l'impronta di una persona che sarebbe morta nel 33 d. C.: siamo parimenti imbecilli. Esattamente come coloro che ballano attorno ad un feticcio nella giungla per ottenere un po' di pioggia (ma almeno loro hanno l'attenuante generica di non avere le previsioni meteo on line), come coloro che si mettono a frignare davanti ad un muro e si spuntano il cazzo per sentirsi più vicini al loro Dio (che li ha creati a loro immagine e somiglianza ma ha cannato qualcosa con la creazione dell'uccello, per quello rimediano).
Sì, siamo tutti parimenti idioti.
Poi esistono quelli che decidono di esagerare nella loro idiozia: sono coloro che non si accontentano di dire: "hey, credo in un cumulo di stronzate ma lasciatemi macerare qui in compagnia di altri squinternati come me". Queste persone innanzitutto si ergono a portatori dell'unica VERA fede... perché solo la loro è quella vera. E solamente tutte le altre religioni sono state inventate di sana pianta da qualcuno.
Non contenti del loro sentirsi portatori dell'idiozia più idiota di tutte le altre decidono che chiunque deve aderire alle regole dettate a loro dal loro amichetto invisibile. Ci credi? Non ci credi? Non importa: tu devi vivere secondo regole che derivano da una visione della realtà attraverso le lenti della totale estraneazione dalla realtà. Quindi non importa se ad esempio l'omosessualità è sempre esistita, se è stata riscontrata in migliaia di specie animali e se non fa del male a nessuno: se per me è sbagliata deve essere sbagliata per tutti (parlo dell'omosessualità ma potrei spaziare come esempi in quasi ogni campo dell'umano vivere).
Che ti devo dire? La mia fede predica la tolleranza verso chiunque meno che verso gli intolleranti. Ergo io sono perfettamente tollerante nei confronti della idiozia regolamentata: tollerante a chi si inginocchia di fronte a uomini che portano una gonna, salgono su un altare e ti infilano in bocca un pezzetto di pene se ti fa sentire meglio.

Ma lascia vivere agli altri la loro vita, altrimenti non sarai altro che un misero intollerante.
Anche se ti nascondi dietro la scusa che è il tuo amichetto invisibile a dirti di comportarti così."

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